Storie di integrazione

Dalla sanguinosa guerra civile in Somalia alla Città dei Ragazzi

Quando nel 1991 è nato Abdi, la Somalia usciva  dalla trentennale dittatura marxista di Siad Barre e si incamminava verso una lunga e sanguinosa guerra civile il cui eco è arrivato fino ai giorni nostri, tenuto vivo dai terroristi Shabaab, che vorrebbero imporre alla Somalia una versione estrema della sharia.

Nel momento in cui, nell’autunno 2006, Abdi lascia Mogadiscio ha già perso la madre, uccisa  al posto del padre per liti di confine. Lui è il più grande di 8 fratelli e sente su di sé la missione di provvedere al sostentamento di tutti. Non gli resta altra scelta che emigrare. Parte da Mogadiscio e attraversa l’Etiopia, il Sudan e la Libia. Il viaggio dura alcuni mesi. Nel Mediterraneo viene soccorso dalla Guardia Costiera Italiana, che lo porta a Lampedusa. Passa per Foggia, e, ad aprile 2008, arriva alla Città dei Ragazzi, dove resterà fino al 2017, ben oltre la maggiore età, risiedendovi per sette anni da maggiorenne – lavoratore.

Presso la nostra Comunità, nella minore età, consegue la licenza media, assume  diversi incarichi nell’Autogoverno e manifesta un’esemplare apertura verso il prossimo.  Impeccabile nella cura di sé e degli spazi, palesa una grande sicurezza e mostra un’ottima capacità di reazione ai traumi e alle difficoltà che aveva subito. Per queste sue caratteristiche, diventato maggiorenne, gli viene chiesto di restare alla Città dei Ragazzi per svolgere il ruolo di facilitatore ed educatore alla pari, per la credibilità e affidabilità di cui gode verso adulti e coetanei.

Da giugno 2009 è falegname verniciatore presso una  falegnameria artigiana, che produce strutture in legno per divani e mobili su misura, di ricercato design. Qui. ha trovato il luogo magico e familiare dove mettere a frutto la sua passione per il lavoro eseguito a regola d’arte, da cui trarre le risorse economiche per la sua autonomia e per aiutare i familiari rimasti in Somalia.

Assolti i vari impegni verso fratelli e sorelle, adesso Abdi può pensare anche un po’ a se stesso e assecondare il suo desiderio di sposare Nejma, conterranea ventiquattrenne, con la quale ha sempre mantenuto i contatti.